Brain - Parte 3: L'AI come assistente perfetto

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Brain - Parte 3: L'AI come assistente perfetto

Ricapitoliamo

Nella prima parte ho spiegato il problema: troppi progetti, Notion che diventa un meta-progetto, la convergenza tra editor di testo, Git e AI.

Nella seconda parte ho mostrato come funziona: email auto-documentate, database entità, validazione automatica, TODO con reminder, e il salto di fiducia nel collegare API.

Ora: cosa manca? Dove potrebbe arrivare questo sistema? E soprattutto: perché alla fine va bene così com’è?


Cosa potrebbe diventare

1. Query API per grafo relazioni

Attualmente uso grep per cercare. Funziona, ma è lineare.

L’idea: Script Python che parsifica i frontmatter YAML e costruisce un grafo interrogabile.

# Trova tutte le persone che lavorano per azienda X
brain.query("Person where company.name == 'ACME Corp'")
# → [Mario Rossi, Lucia Bianchi]

# Progetti attivi con cliente specifico
brain.query("Project where status == 'attivo' and client == 'ACME'")
# → [ACME Gestionale, ACME Ecommerce]

Senza database esterno. Solo parsing intelligente dei markdown files. Veloce, deterministico, offline-first.

2. Visualizzazione grafo

I wikilinks [[file|nome]] creano un grafo di relazioni. Sarebbe bello vederlo.

Opzioni:

  • Obsidian Graph View: Già funziona se apro il brain in Obsidian
  • Export statico HTML: D3.js o simili, dashboard read-only
  • Web app interna: Next.js che legge i markdown e renderizza il grafo

Utile per capire cluster (quali progetti sono connessi? quali persone lavorano insieme?) e individuare orphan nodes (entità senza collegamenti).

3. Integrazione Telegram avanzata

Ho già un bot Telegram che chiama Claude. Potrebbe fare molto di più:

  • Sketch al volo: “Sketch: idea per refactoring auth sistema X”
  • TODO rapidi: “TODO alta priorità: chiamare cliente Y entro venerdì”
  • Query brain: “Chi è il referente per progetto Z?”
  • Status report: “Cosa ho fatto oggi?” → brain genera summary del giorno

Tutto via chat, senza aprire editor. Dal telefono, in due secondi, mentre aspetto il bus.

4. Health check avanzato

Già implementato parzialmente (tools/subagent/run-health-check.sh):

  • Pre-commit: blocca se trova secrets (API keys, password)
  • Daily cron: verifica integrità database, permission files, schema validation
  • Deep scan: trova duplicati, file orfani, wikilink rotti

Estensioni future:

  • Auto-fix per errori comuni
  • Suggerimenti refactoring (“hai 3 file che parlano dello stesso cliente, unificare?”)
  • Metriche crescita brain (entry/mese, topic più frequenti, persone/aziende attive)

Cosa NON farò (e perché)

Database vettoriale e embeddings

Molti sistemi “second brain” con AI usano vector databases per ricerca semantica.

È sicuramente più figo. Ma per me è overkill.

Grep funziona. Cerco “cloudflare api”, trovo tutto. Cerco nome cliente, vedo tutte le interazioni. Semplice, veloce, deterministico.

E soprattutto: non dipendo da infrastrutture complesse. Se tra 10 anni i vector databases di oggi sono obsoleti, il mio brain funziona ancora. Sono file di testo.

UI grafica elaborata

Potrei fare una web app bellissima. React, Tailwind, animazioni, dark mode, tutto il cucuzzaro.

Ma perché?

Uso VS Code tutto il giorno. Aprire un markdown file è istantaneo. Modificare è istantaneo. Commitare è istantaneo.

Una UI grafica aggiungerebbe solo friction. Dovrei aprire browser, aspettare caricamento, navigare interfaccia. Per cosa? Per vedere file di testo in modo più carino?

No grazie. Markdown nel mio editor è perfetto.

Sync cloud proprietario

Potrei fare un servizio SaaS. Brain-as-a-Service. 9.99$/mese, sync automatico, backup, app mobile.

Ma poi divento dipendente dal servizio. E se chiude tra 5 anni? E se cambia prezzi? E se vende i dati?

Git è il mio sync. Push su GitHub (privato), pull dove serve. Funziona ovunque. Zero vendor lock-in.


Perché va bene così (per ora)

Il brain nasce come mio sistema personale per non impazzire.

Gestisco 10 progetti contemporaneamente. Ho idee alle 2 di notte. Ricevo 50 email al giorno. Parlo con 20 clienti diversi ogni mese.

Il cervello umano non è fatto per ricordare tutto questo. Il mio di sicuro no.

Il brain è la mia memoria esterna. Versionata, ricercabile, automatizzata.

È fatto di:

  • File di testo (markdown + YAML frontmatter)
  • Git (versioning, backup distribuito, sync)
  • Claude Code (automazione, parsing, generation)
  • Grep (ricerca veloce e deterministica)

Zero dipendenze complesse. Zero vendor lock-in. Tra 20 anni funziona ancora.

E in futuro?

Potrebbe diventare un prodotto. Un template standardizzato, facilmente replicabile, con setup automatizzato.

Non un SaaS proprietario. Non un tool con vendor lock-in. Ma un sistema open source che chiunque può installare, personalizzare, evolvere.

Per ora: esiste come template che aggiorno regolarmente. Struttura cartelle, script, configurazioni, best practices. Chi vuole può clonare e adattare al proprio uso.

In futuro: potrebbe diventare qualcosa di più strutturato. Ma mantenendo sempre i principi fondamentali: portabilità, semplicità, zero lock-in.


E tu?

Non ti sto vendendo nulla. Non c’è un tool da scaricare, un abbonamento da sottoscrivere, una community da joinare.

Ma se sei un developer che:

  • Gestisce troppi progetti contemporaneamente
  • Ha idee che si perdono
  • Passa troppo tempo a cercare “dove avevo scritto quella cosa?”
  • Vuole automazione reale, non solo conversazione con AI

Allora forse questo approccio potrebbe interessarti.

Non serve essere perfetto. Non serve un sistema elaborato. Serve solo:

  1. Un editor di testo
  2. Git
  3. Un’AI con accesso al filesystem

Il resto viene da sé.


Template e contatti

Il brain template è disponibile su GitHub e viene aggiornato regolarmente con:

  • Struttura cartelle ottimizzata
  • Script di automazione (email processing, validation, health checks)
  • JSON Schema per validazione entità
  • Configurazioni esempio
  • Best practices e documentazione

Repository: github.com/giobi/brain

(Nota: la mia istanza personale contiene dati sensibili, il template è la versione pulita e riutilizzabile)

Se hai domande, feedback, o hai implementato qualcosa di simile, contattami. Questo tipo di sistemi evolvono meglio con feedback e contaminazione di idee.


Serie Brain (completa):


Prossimi post: Continuerò a documentare evoluzioni del sistema, integrazioni nuove, pattern che emergono dall’uso quotidiano. Stay tuned.


*Serie “Brain”: Parte 1 Parte 2 Parte 3*